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Brasile

In breve

Il Brasile è il paese dei record. Per estensione e popolazione è il paese più importante dell’America Latina con più di 200 milioni di abitanti e un territorio grande come l’Europa. Il paese è famoso principalmente per le sue spiagge, ma data la vastità del territorio offre tante alternative. Nel nord c’è la grande foresta amazzonica, il polmone verde del mondo, con la più grande biodiversità del pianeta e le tribù indigene. Il nord-est è la vera mecca turistica brasiliana per il mare e la cultura meticcia che intrattiene i turisti a tavola e con il suo folklore locale. La regione centrale è un po’ meno interessante, qui si trova la capitale Brasilia ma non molto di più. Il sud, invece, è il cuore economico del paese e ci sono le più importanti città, San Paolo e Rio de Janeiro. Al confine con l’Argentina, invece, troviamo le cascate di Iguazù, una delle meraviglie naturali del mondo.

Turismo sostenibile in Brasile

Il Brasile è notoriamente la patria della più grande biodiversità del pianeta, con destinazioni turistiche veramente importanti da un punto di vista ambientale.

Che cos’è esattamente il turismo sostenibile? Potrebbe essere un viaggio in spiaggia, in una città o nella giungla. Potrebbe significare viaggiare con la famiglia o da solo. Lo scopo del turismo sostenibile, in definitiva, è avere un impatto positivo sulle persone e sui luoghi visitati. Ciò significa, ad esempio, promuovere le risorse affinché le famiglie locali possano stabilire una vita dignitosa, contribuire a preservare la cultura e le tradizioni locali e riconoscere che l’acqua e l’energia sono beni preziosi che dovrebbero essere utilizzati in modo responsabile.

Anche prima che la nozione di sostenibilità diventasse una vera preoccupazione per il commercio turistico, il Brasile aveva già implementato diverse iniziative che cercavano di promuovere le buone pratiche e limitare gli effetti negativi dell’aumento del turismo. Oggi, tali pratiche sono comuni negli 8,5 milioni di kmq del Brasile e molte servono da esempio per i paesi di tutto il mondo. Tuttavia, il turismo sostenibile in Brasile deve ancora affrontare sfide importanti, in particolare come sensibilizzare l’opinione pubblica e farla avanzare nell’agenda politica.

Alcuni pionieri, come un Bonito e i due hotel rurali, Campo dos Sonhos e Parque dos Sonhos, entrambi vicino a Socorro a San Paolo, sono costantemente presentati come ottimi esempi di turismo sostenibile in Brasile

il lungo viaggio del Brasile

La storia del turismo sostenibile in Brasile inizia a Bonito, nel Mato Grosso do Sul, dove, in seguito all’impulso del turismo negli anni ’70 e ’80, ci si è resi conto che se non fosse stato fatto nulla per l’ambiente e la comunità, lo sviluppo si sarebbe fermato e si sarebbe persa un’occasione importate. Il modello adottato da Bonito è una sorta di paradigma, rispetto al resto del mondo. Bonito ha istituito un sistema integrato per limitare il numero di persone che visitano la regione. Tale controllo viene gestito mediante l’emissione di voucher digitali che indicano il nome del turista e le attrazioni che intende visitare. In questo modo è possibile monitorare il volume dei visitatori nei parchi e fare in modo che il mondo naturale rimanga privo di ogni possibile impatto negativo causato da un eccesso di persone.

L’implementazione del “voucher unico” ha trasformato Bonito in una delle destinazioni più sostenibili al mondo (è stata ufficialmente riconosciuta come tale nel 2013) e una luce splendente per l’industria del turismo sostenibile del Brasile.

Questo è uno degli esempi principali che, anche senza la difesa politica o il sostegno del commercio turistico convenzionale, si continua ad operare se settore del turismo comunitario e della salvaguardia dell’ambiente, in particolare a Ceará, a Santa Catarina e a Bahia.