Gli Incas: alcuni cenni storici

Il Perù è una delle destinazioni che dovrebbe essere nella top ten di ognuno di voi. Hanno la cultura, il cibo e gente meravigliosa. Ecco alcuni cenni storici per ripercorrere la storia degli Incas.

Gli Incas furono l’impero più importante e più avanzato dell’intero continente americano. Tra il XIII e il XVI secolo conquistarono gran parte del territorio orientale dell’America del Sud dall’attuale Equador fino a Santiago del Cile. Imposero ai conquistati la loro lingua, il quechua, che ancora oggi è parlato dalla maggior parte delle popolazioni andine. La loro capitale fu Cusco, in Perù, e costruirono impressionanti città tra cui la famossisima Machu Picchu. Intorno a Cusco si possono visitare le rovine di Choquequirao, Sacsayhuamán, Qenko, Tambomachay e Ollantaytambo nella Valla Sacra.

L’impero Incas, la cronologia essenziale

L’impero Incas ha una storia breve ma intensa. Secondo le leggende la colonizzazione di Cusco inizia nel 1250. Malgrado ci siano pochi dati (gli Incas conobbero la scrittura solo dopo l’arrivo dei conquistadores spagnoli) alcuni eventi importanti sono stati tramandati oralmente. Nel 1438 si ha la prima grande guerra con i Chanca che vivevano nell’altopiano centrale peruviano. La guerra viene vinta dal principe Pachacutec e gli Incas passano ad essere un impero con uno stato federale. In questo periodo viene costruita la città sacra di Machu Picchu, centro egemonico e religioso. Nel 1463 l’intera regione andina viene unificata sotto l’impero con la conquista del regno dei Chimù. All’arrivo di Francisco Pizarro l’impero comprende la Colombia, l’Ecuador, il Perù, la Bolivia, il nord dell’Argentina e del Cile. Pizarro fa catturare e uccidere l’imperatore Atahualpa e nel 1572, dopo 30 anni di guerra, l’impero decade con la morte dell’ultimo imperatore Tùpac Amaru. Furono i colonizzatori ha chiamare questo popolo Incas. Il vero nome dell’impero era Tahuantinsuyo, l’Inca era il termine quechua che significava imperatore. Gli Incas ci lasciano città dall’incredibile architettura ma la sua cultura ha continuato a vivere nei popoli delle Ande che ancora parlano quechua e venerano la dea della fertilità Pachamama.